INTERVISTA SUGLI IMPIANTI A GAS:
una risposta ecologica

Franco Govoni parla con Nadia Gagliardi Coja dell'Associazione culturale CaraCult


(D) NADIA GAGLIARDI COJA: Da oltre 40 anni la vostra azienda segue l'evoluzione dell'elettronica dell'automobile e si è man mano specializzata negli impianti di ultima generazione GPL e Metano, quindi alimentati con carburanti eco-compatibili.

(R) FRANCO GOVONI: Sì, siamo sul mercato dal 1967 e dal 1994 ci siamo specializzati nell'alimentazione alternativa per auto GPL/Metano. Il nostro lavoro, in tanti anni di attività, è sempre stato quello dell'alimentazione, dal carburatore alle prime iniezioni elettroniche.

Negli ultimi anni, però, ci siamo dovuti adeguare ai tempi in quanto è stata superata la tradizionale figura dell'auto-riparatore. Nella nostra azienda io sono responsabile dell'alimentazione, mio figlio Andrea della meccanica, l'altro mio figlio Michele dell'elettronica.


(D): Dalla nostra ultima intervista avvenuta nel 2007 cos'è cambiato in tema di economia e di ecologia nel settore automobilistico? La situazione economicamente critica del mercato ha in questi ultimi anni condizionato l'orientamento dell'utenza verso scelte di tipo ecologico? e in che modo?

(R): Il mondo dell'automobile attraversa da tempo un periodo di forti tensioni e trasformazioni.

Da una parte l'esigenza comune di ridurre l'inquinamento attraverso l'utilizzo dei carburanti eco-compatibili, dall'altra le risorse economiche disponibili sempre più esigue che penalizzano l'acquisto o la trasformazione delle automobili a benzina; d'altro canto l'acquisto di una nuova automobile comporta una spesa onerosa.

Nelle grandi città l'inquinamento provocato dalle emissioni dei veicoli a motore, troppo frequentemente supera i limiti fissati dall'Unione Europea ed obbliga gli amministratori locali a prendere decisioni che limitano la mobilità dei cittadini. La nostra azienda da tempo si dedica, attraverso la ricerca e l'esperienza di anni di lavoro e di presenza sul mercato dell'autotrazione, a sostenere l'alimentazione alternativa; soluzione che, producendo una diminuzione sensibile delle emissioni di ossido di carbonio, responsabili dell'effetto serra, dell'ossido di azoto e del particolato, favorisce un miglioramento generale della qualità dell'aria e quindi della vita.


(D): Dalla realizzazione del primo AG Point in Italia, azienda olandese specializzata negli impianti di trasformazione e attraverso i quali siete stati precursori, proponendo l'introduzione degli allora innovativi impianti sequenziali, fino ad arrivare all'ampia gamma di prodotti di cui siete oggi rappresentanti ed esclusivisti, è stata per voi una scelta commerciale, tecnica o ecologica?

(R): Per noi è stata innanzitutto una scelta tecnica ed ecologica al fine di ottenere risultati significativi, a vantaggio dell'ecologia, nell'utilizzo dei carburanti gpl e metano in tema di emissioni allo scarico.

Abbiamo guardato a quei paesi più evoluti in materia di energia alternativa come esempi da emulare positivamente.


(D): Da cosa nascono la grande attenzione e la forte sensibilità alle tematiche dell'energia alternativa, dell'ecologia e della tutela dell'ambiente, per voi da sempre prioritarie?

(R): Da sempre per noi la motivazione "ecologica" è autentica e prioritaria, mentre in molti ambiti lontani da noi, si sono purtroppo perseguiti, in questi ultimi due anni, scopi di carattere unicamente commerciale e finanziario.

Se anche il minimo degli sforzi fosse stato finalizzato all'obiettivo primario ed originario, oggi, ma anche nel futuro, avremmo potuto godere di risultati considerevoli e significativi in termini di rispetto ambientale e anche di vantaggi economici e finanziari, che avrebbero posto al centro la salute e il benessere del cittadino e delle famiglie, la salvaguardia dell'occupazione, il rispetto per la vita, per l'ambiente e per tutti gli esseri viventi.

Non basta la convinzione di una scelta in termini di carburanti eco-compatibili, l'obiettivo da perseguire è l'ottimizzazione del risultato finale, affidata all'interazione di più fattori inerenti l'installazione di impianti ad alimentazione alternativa, dalla tecnologia altamente innovativa e il cui funzionamento ottimale, possa rappresentare la risposta ecologica, la vera garanzia di risparmio, di corretta funzionalità, di sicurezza e durata nel tempo.


(D): Ecologia, risparmio, Affidabilità: oggi questi tre aspetti assumono un'importanza ed un significato diversi rispetto al passato?

(R): Restano i tre punti salienti della nostra filosofia e della nostra attività ma certamente oggi acquisiscono un'importanza ancor più rilevante grazie ai molteplici vantaggi immediatamente evidenti che essi rappresentano relativi all'alimentazione alternativa e che da soli basterebbero a rendere facile la scelta:

Ecologia: un impatto ambientale meno traumatico, meno emissioni nocive, più rispetto per la terra, per gli esseri viventi che la popolano, per la vita.

Risparmio: Il costo della mobilità continua a crescere, l'aumento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali sembra non avere limiti ed il conseguente livello dei prezzi della benzina e del gasolio sta diventando incontrollabile pesando sempre di più sui bilanci delle famiglie; il minor costo del Gpl e Metano rispetto a quello della benzina, unitamente agli incentivi pubblici, fino a ieri erogati, costituisce un vantaggio economico significativo, ed è in questo scenario che la garanzia di risparmio, con consistente abbattimento dei costi di gestione e ottimizzazione delle risorse economiche, assume un ruolo determinante unito all'auspicabile possibilità di poter continuare a usufruire degli eco-incentivi.

Affidabilità: Con l'evoluzione tecnologica, gli impianti a gas e a metano offrono da tempo prestazioni valide quanto quelle dei carburanti tradizionali utilizzando prodotti e componenti idonei.


(D): L'alimentazione alternativa oggi e' una realtà ed è diventata un'esigenza anche per le case costruttrici automobilistiche che con le soluzioni "di primo impianto" hanno dovuto rivedere e ripensare il concetto di produzione, le modalità e i criteri legati ai cicli produttivi; Com'è cambiato il vostro lavoro alla luce dei nuovi cambiamenti del mercato?

(R): E' ormai appurato che l'installazione dell'impianto a Gpl e Metano sui veicoli a motore è un'opzione estremamente valida e sostenibile per diminuire l'inquinamento ambientale e per far risparmiare i cittadini.

Con l'introduzione della benzina verde nacque la nostra esigenza di capire meglio la conoscenza tecnica dei combustibili e le loro caratteristiche, acquisendo, in tal modo, maggiori informazioni e mettendo a confronto i parametri di emissione del Gpl e del metano con quelli della benzina verde e del diesel.

Il Gpl e il metano sono carburanti eco-compatibili e cioè con ridotte emissioni di sostanze inquinanti come: monossido di carbonio, idrocarburi incombusti, biossido di zolfo, particolato, composti organici volatili e sostanze ritenute cancerogene e pericolose come benzene e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici).

Inoltre nel Gpl e nel Metano non è presente il piombo e quasi completamente assente lo zolfo. Una particolare attenzione merita il particolato, con il suo alto livello delle famigerate polveri sottili passate da PM10 alle attuali nanopolveri PM 1.2 (che portano, in modo sempre più ricorrente, alla limitazione del traffico urbano) e che nel Gpl e nel Metano sono praticamente assenti.

Parlare di ecologia è sempre stato scomodo e chi lo ha fatto era consapevole di scontrarsi con gli interessi finanziari e commerciali dell'intero mondo economico. Oggi per nostra fortuna questo è vero un po' meno di ieri. E' prevedibile che cambieranno completamente le strategie elettroniche e motoristiche con l'introduzione di motori a basso inquinamento e l'utilizzo di carburanti considerati ecologicamente alternativi.

Se affrontiamo il tema dell'inquinamento non possiamo parlare solo di auto ma dobbiamo parlare anche di emissioni degli impianti di riscaldamento, di costruzione delle strade, di produzione dei pneumatici, anche se effettivamente l'utilizzo del diesel è quello che produce più polveri sottili in assoluto.

Poco tempo fa parlavamo di emissioni di polveri PM 10, oggi, come già accennato, abbiamo anche emissioni di PM 1.2 (dette nanopolveri) che sono quindi molto più sottili e riescono a penetrare all'interno delle vie respiratorie.


(D): Per la vostra realtà, l'informazione e la consulenza sono sempre stati due elementi di grandissima importanza, continuano a rappresentare due punti forti della vostra offerta?

(R): La fidelizzazione dei nostri clienti e la fiducia che ci mostrano quotidianamente sono valori che ci siamo conquistati negli anni sul campo.

Quindi, oggi più che mai siamo coscienti che occorra dare risposte chiare e esaurienti ma soprattutto fornire soluzioni alle diverse esigenze e risoluzioni definitive ai molteplici problemi tecnici segnalati degli utenti che hanno necessità di capire, di essere consigliati e guidati, in merito alle tematiche dell'inquinamento e dell'uso di carburanti eco-compatibili, dell'installazione di nuovi impianti, della sostituzione dei vecchi impianti, con relativa rottamazione, dell'assistenza, della manutenzione.

Ma ciò non basta bisogna andare oltre ed affrontare l'aspetto della qualità dei prodotti, della qualità degli stessi combustibili (che sovente crea problemi più di quanto si possa immaginare), dell'assistenza, dei servizi offerti e disponibili sul mercato.

Bisogna avere il coraggio di chiedersi: "Cosa, quanto e come bruciamo, in termini di energia durante la trasformazione del carburante, con la nostra auto?"; la risposta va ricercata nell'ambito tecnologico dell'impianto, nel suo "comportamento motoristico", ossia a livello di ottimizzazione, efficienza e del buon esito del suo funzionamento.


(D): Le attività di trasporto, ormai è un dato certo, costituiscono una delle principali cause d'inquinamento ambientale e relativo cambiamento climatico; l'Unione Europea, affiancata dai suoi partner internazionali, si occupa da tempo del problema. A suo parere, quanto dipenderà anche dalla sensibilità, dalle scelte dei cittadini e dal comportamento più consapevole di ciascuno di noi? È sufficiente un'adeguata informazione?

(R): Nell'ambito di un contesto operativo quale il nostro, cerchiamo di esercitare un'azione di comunicazione e di informazione.

Abbiamo realizzato, già da anni, un sito internet sempre più articolato ed integrato, con l'intento di fornire, nel modo più semplice e diretto, informazioni relative alle diverse tipologie di trasformazione.

Forti dell'esperienza acquisita, della passione e dell'amore per il nostro lavoro siamo stati premiati dall'interesse e dall'attenzione della clientela; in molti ci hanno contattato e si sono affidati ai nostri consigli, ritenendoli seri ed attendibili.

Gli incentivi statali sono stati un buon mezzo per attirare l'attenzione e pur avendo come finalità l'ottenimento del contributo economico, hanno, al contempo, esercitato di riflesso un'azione informativa e di comunicazione di notevole diffusione ed impatto.

Ultimamente però la situazione è significativamente ed improvvisamente cambiata a causa dei nuovi criteri di applicazione dell'incentivazione statale rivolta a favorire più ampiamente le produzioni cosiddette di primo impianto, che comunque non sempre di fatto sono tali, e in ogni caso restano sempre legate alle grandi case costruttrici; una politica commerciale non propriamente corretta ha determinato varie iniquità e significative disparità nell'assegnazione e nella gestione degli incentivi a scapito degli artigiani e dei piccoli imprenditori, fino ad arrivare al blocco totale degli incentivi destinati alle trasformazioni per l'anno 2010.

Un Paese come il nostro che ha investito per anni nei carburanti alternativi non può permettersi di interrompere questa politica e bloccare l'unica alternativa possibile per ridurre gli agenti inquinanti e le emissioni provocate dalle auto, mettendo in tal modo a serio rischio di chiusura le numerose attività commerciali ed artigianali dell'indotto.

A tale proposito sarebbe utile seguire l'esempio di alcune amministrazioni regionali che hanno ottenuto risultati significativi stanziando localmente fondi economici, attraverso varie forme. Tuttavia l'informazione resta per noi fondamentale ed è l'unico modo per sensibilizzare l'opinione pubblica.


(D): Si parla di sostanze inquinanti e a tale proposito l'Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce di un problema, molto serio, relativo all'inquinamento atmosferico in Italia: lo smog causa migliaia di decessi all'anno e sono, soprattutto, le cosiddette "polveri sottili", emesse dalle auto diesel, ad essere sotto accusa, tra le città con maggiori tassi inquinanti compare anche Bologna.

Le polveri sottili, dal piccolo diametro, sono responsabili di gravi malattie dell'apparato respiratorio; polveri da combustione che possono arrivare fino alle vie respiratorie più profonde, trascinandosi dietro sostanze altamente tossiche e spesso cancerogene. La nostra salute è dunque gravemente a rischio.

Se l'unica alternativa per il nostro futuro è l'energia pulita, le automobili ecologiche ed eco-compatibili e gli eco-combustibili, ciò significa che, accelerando questa svolta, potremmo avere prospettive più rassicuranti per la nostra salute e per l'ambiente…

(R): Il fatto che Bologna sia un nodo strategico rispetto all'intera rete stradale ed autostradale nazionale ha certamente un suo peso in quanto ciò determina una elevatissima concentrazione di automobili rispetto ad altre zone della nostra penisola e quindi d'inquinamento.

Rendere il traffico più agibile, attraverso l'ampliamento delle corsie autostradali e della tangenziale, può rappresentare certamente un fattore positivo, considerando l'alto inquinamento prodotto dalle vetture in coda o ferme a causa d'ingorghi, tuttavia non è sufficiente.

La trasformazione dell'alimentazione resta in ogni caso l'unica strada percorribile anche se, per il cliente, l'ordine di priorità delle motivazioni che hanno determinato tale scelta è il seguente: con l'impianto a gas posso circolare sempre; risparmiare; e se poi inquino meno è anche meglio.

Tuttavia è già importante prendere atto dell'esigenza del cambiamento, sia pure con priorità diverse da quelle che in realtà dovrebbero essere. E' un processo lento ma è comunque importante che abbia avuto inizio. Presupposto prioritario per la sensibilizzazione resta l'informazione, diretta, corretta, precisa, capillare, programmata con ampia diffusione dalle autorità preposte, attraverso gli organi d'informazione specializzati e le reti operative competenti.

Serve più che mai la competenza degli esperti del settore, i quali dovrebbero avere il coraggio di affermare con limpidezza e obiettività la giusta strada da seguire, anche andando contro gli orientamenti e gli interessi economici. L'importante è che il cittadino sia informato e sappia come stanno le cose in modo da poter fare liberamente le sue scelte, scelte finalmente consapevoli, sulla propria vita, sul proprio futuro.

E' la cattiva informazione o l'informazione non corretta, contraddittoria e ancor peggio quella alterata che crea disorientamento e sfiducia nei cittadini. Occorre esigere maggiore trasparenza circa le soluzioni più giuste da adottare, anche in merito ad alimentazioni alternative come idrogeno, idrometano, ibrido, elettrico, che potrebbero rappresentare le soluzioni innovative per il nostro futuro.


(D): Le grandi case automobilistiche oggi hanno l'obbligo di attenersi a parametri prestabiliti relativamente alle emissioni del CO2 e questo rappresenta una vera e propria pietra miliare nella strategia dell'UE, volta a ridurre ed arginare l'emissione di queste sostanze. Qualche risultato è già stato prodotto ma gli obiettivi restano ambiziosi.

Le nuove tecnologie vengono già applicate al ciclo di produzione delle case automobilistiche e le industrie produttrici degli impianti a biocombustione, per poter offrire al pubblico la possibilità di acquistare direttamente presso i concessionari veicoli nuovi già alimentati con energia alternativa pulita, si stanno alleando con le stesse case per garantire l'assistenza post-vendita e la necessaria formazione tecnica alla rete dei rivenditori, quindi una strategia industriale e commerciale che coinvolge sia i produttori di veicoli che i produttori di impianti e che presuppone grande disponibilità a confrontarsi e collaborare.

Esistono oggi importanti sinergie legate ai grandi nomi dell'industria dell'automobile, crede possibile la diffusione di queste strategie sinergiche anche a livelli territorialmente più localizzati e capillari al fine di recuperare preziose risorse e professionalità con il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore, anche a livello di piccoli installatori o piccoli imprenditori, mettendoli in grado di raccogliere le nuove sfide del mercato e della tecnologia? Crede sia ancora possibile investire su formazione ed aggiornamento? Affrontare con dinamismo imprenditoriale ed innovazione tecnologica questa nuova realtà? Come vede il futuro del trasporto in Italia e in Europa? e lo sviluppo del traffico commerciale e del traffico pesante nel nostro paese e a livello europeo?

(R): Effettivamente è nella fase di produzione che bisogna intervenire.

Ci si sta adeguando e le case costruttrici di impianti hanno fatto passi da gigante in questa direzione; sono stati investiti grandi capitali per seguire le innovazioni dell'elettronica e sono stati già raggiunti ottimi livelli. L'avvento dell'Euro 5 ha rappresentato, senz'altro, il presupposto determinante per questa problematica.

Più sarà accelerata l'introduzione dell'Euro 6 e prima arriveremo alle soluzioni alternative, attivate dalle stesse case di costruzione, attraverso impianti a GPL, a Metano, a Idrogeno, già previsti nella fase di produzione. Si tratterà quindi di un'evoluzione vera e propria. I progetti di trasformazione oramai sono molto più veloci e ravvicinati in quanto le esigenze cambiano più velocemente.

Gli stessi processi di affermazione di E4, E5, E6 sono stati accelerati proprio allo scopo di arrivare, prima possibile, al minor inquinamento delle auto. Resterà il problema di riposizionare sul mercato quelle vetture non perfettamente in linea con le normative ecologiche ed ambientali che probabilmente non potranno essere rottamate che dovranno trovare, invece, canali commerciali alternativi di ricollocazione. Nell'ambito di quattro o cinque anni avremo una vera e propria rivoluzione sotto questo aspetto.

I Sistemi da noi usati per le trasformazioni sono prodotti altamente innovativi e all'avanguardia prodotti da case multinazionali estere che stanno già lavorando sul dopo Euro 6. Si tratta di aziende affermate a livello mondiale, esperte di produzione di iniettori ed impianti di alimentazione GPL e Metano, che hanno, a loro volta, acquisito le aziende leader in questo settore, a livello mondiale, per poter offrire al mercato europeo un prodotto di trasformazione di primo impianto ed un prodotto per l' "after market", vale a dire per auto da trasformare successivamente a bifuel.

Pertanto queste aziende si stanno già rivolgendo direttamente alle grandi case automobilistiche, affinché le auto escano dalla produzione già dotate di impianti ad alimentazione alternativa. Oggi a differenza del passato quasi tutte le aziende automobilistiche stanno intraprendendo questa strada, commercializzando un prodotto già a doppia alimentazione, ma nella maggior parte dei casi occorre ribadire che oggi non si tratta ancora di un prodotto realmente di primo impianto, cioè integrato nella catena di montaggio, ma di un prodotto di fase due, vale a dire installato successivamente alla produzione della vettura.

Oggi i grandi gruppi si stanno avvicinando, in qualche modo, al concetto della fornitura di un prodotto ecologico completo, ma sono ancora pochissime le realtà industriali che montano un vero prodotto di primo impianto originale, quindi non trasformato; nella maggior parte dei casi le componenti restano ancora scoordinate tra loro, vale a dire che l'impianto continua ad essere fornito alla casa di produzione successivamente al ciclo produttivo della vettura stessa e necessita conseguentemente dell'intervento di un installatore in grado di trasformare il veicolo edi una adeguata, capillare e qualificata assistenza post vendita; siamo quindi ancora lontani dalla fornitura di un prodotto totalmente di primo impianto, gestito da un'unica centralina con controllo elettronico sui due carburanti - EOBD (European Board Diagnostic) - che sta ad indicare un sistema diagnostico di bordo per il controllo delle emissioni, secondo quanto stabilito dalle direttive europee.

Pur tuttavia se parliamo di auto ecologiche il nostro paese sarà tra quelli più avanzati, anche se si renderà necessario che le nostre realtà di produzione di impianti più significative, piuttosto che farsi concorrenza, capiscano l'esigenza di una partnership, attraverso la quale poter proporre un prodotto di primo impianto ad alta tecnologia, competitivo anche a livello europeo. Se ciò non avvenisse saranno le grandi società internazionali, a prendere il nostro mercato, offrendo un prodotto completo e competitivo.

Bisognerebbe essere un pò più lungimiranti e porsi in prospettiva per immaginare il futuro, con una maggiore attenzione agli ipotizzabili sviluppi degli scenari del mercato nazionale ed internazionale, sulla base delle nuove esigenze che si vanno, via via affermando. Come abbiamo creduto nei prodotti innovativi che abbiamo "scoperto" e rappresentato in esclusiva fin dal 2000, così oggi crediamo che occorra proseguire nella direzione dell'innovazione, dell'aggiornamento continuo, delle nuove prospettive tecnologiche.

Allo stesso tempo stiamo già valutando e studiando possibilità di soluzioni legate all'alimentazione alternativa applicate ai veicoli commerciali e ai mezzi pesanti, opportunità che potrebbero rappresentare davvero una straordinaria apertura del mercato e cambiare totalmente gli scenari per il trasporto pesante sia a livello nazionale che europeo.

A tal proposito ci teniamo a rivendicare il nostro ruolo di precursori in Italia, a livello informativo e divulgativo, in merito ai processi di trasformazione dei mezzi pesanti con applicazione del sistema dual fuel metano (due carburanti, diesel e metano, che bruciano contemporaneamente) per propulsori diesel, purtroppo al momento, non ancora regolamentati nel nostro paese. Tema, quest'ultimo, di grande rilevanza che sarà affrontato in occasione della prossima Fiera Internazionale dei veicoli a gas naturale (NGV) che avrà luogo a Roma dal 8 al 10 Giugno 2010 e che tratterà, tra l'altro, proprio delle applicazioni del gas naturale ai mezzi pesanti.


(D): Dopo quarant'anni di attività e di presenza sul mercato quali sono gli scenari ipotizzabili per il futuro della vostra attività?

(R): Sono fermamente convinto che occorra dinamicità e flessibilità se si vuole sopravvivere ed evolvere allo stesso tempo; del resto in altre nazioni, questa è già realtà da decenni; qui in Italia invece gli artigiani e i piccoli imprenditori sono in grande difficoltà perché rimasti legati al loro contesto originario, taluni sono stati costretti alla chiusura definitiva, senza possibilità di sopravvivenza, trasformazione o di adattamento al nuovo mercato e ai nuovi parametri, privi quindi di qualunque prospettiva e supporto per il futuro.

Anche se, ovviamente, il nostro è stato un progetto molto impegnativo che ha richiesto grandi sacrifici, sia in termini di risorse umane che in termini economici, possiamo senz'altro affermare che questi valevano comunque la pena di essere fatti per la soddisfazione personale e la passione che anima il nostro lavoro.ù Del resto con Internet, attraverso i blog ed i network, in cui siamo presenti ed attivi, il consumatore è più informato e chiede di essere messo al corrente, di capire; questo è il nostro modo d'informare ed operare: dare, attraverso l'esperienza, una valenza diversa ai nostri servizi, mettendoci a disposizione affinché il cliente superi ogni incertezza ed ogni dubbio ed individui la soluzione giusta alle sue esigenze reali.

A noi piace questo tipo di rapporto con la clientela, basato sulla fiducia che, al di là degli interessi e degli aspetti economici, ci fa sentire utili e ci fa crescere come azienda e come persone, nella piena fiducia e stima dei nostri clienti.



Per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione contattare il responsabile tecnico Govoni Franco: f.govoni@baldiegovoni.it

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